Via alla messa in sicurezza delle autostrade, dopo il sisma

Pubblicato il 14 giugno 2017

Proseguiranno immediatamente i lavori di messa in sicurezza delle tratte autostradali A24 e A25, danneggiate sia dal sisma in Abruzzo del 2009 che dalle recenti scosse nel centro Italia.

Lo ha deciso il Tar del Lazio, Sezione prima, in ordine alla diatriba tra l’Ente concessionario delle suddette autostrade ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il finanziamento degli interventi progettati. Interventi che - secondo il Collegio amministrativo – si rivelano quanto mai urgenti, al di là delle questioni burocratiche.

Interventi finanziati con accantonamento canoni di concessione

Quanto al finanziamento, il Tar rammenta il testo dell’art. 52 quinquies approvato dalla Camera dei deputati in sede di conversione del D.L. n. 50/2017, secondo cui “tenuto conto della necessità ed urgenza di mettere in sicurezza antisismica le autostrade A24 E A25, nelle more della definizione degli strumenti di pianificazione tecnica ed economica dell’intero impianto infrastrutturale”, si prevede che “l’obbligo del concessionario di versare le rate del corrispettivo della concessione di cui all’art. 3, lett. c) della vigente concessione […], relative agli anni 2015 e 2016, ciascuna dell’importo di euro 55.860.000 comprendente gli interessi di dilazione, è sospeso, previa presentazione di un piano di convalida per interventi urgenti, presentato dal concessionario entro venti giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”. Su impulso del Governo, quindi, il Parlamento ha sospeso il versamento di due rate.

Detto accantonamento rischiava tuttavia di restare inutilizzato, se l’Ente gestore non fosse ricorso dinnanzi al Tar, il quale, con la presente ordinanza d’urgenza n. 2844 del 7 giugno 2017, ha per l’appunto disposto la prosecuzione dei suddetti lavori, a tal proposito utilizzando i fondi destinati al canone di concessione ed accantonati dal gestore.

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