Valorizzazione e protezione del Made in Italy, analisi di Assonime

Pubblicato il 06 agosto 2024

Assonime ha pubblicato la circolare n. 16, in data 1° agosto 2024, con la quale si analizzano le disposizioni della Legge a tutela del Made in Italy (Legge n. 206/2023).

La Legge n. 206/2023 rappresenta un pilastro fondamentale per la valorizzazione e la tutela del "Made in Italy", simbolo di eccellenza e qualità riconosciuto globalmente.

Entrata in vigore l'11 gennaio 2024, questa normativa si propone di promuovere le produzioni italiane di alto livello sia a livello nazionale che internazionale. Attraverso il sostegno allo sviluppo e alla modernizzazione dei processi produttivi, la Legge mira a rafforzare il patrimonio culturale e le competenze industriali dell'Italia, posizionandole al centro di una strategia di crescita sostenibile e innovativa.

In un contesto economico globale in continua evoluzione, la Legge 206/2023 si dimostra cruciale per garantire che le imprese italiane possano competere efficacemente, preservando l'autenticità e la qualità che rendono i prodotti italiani rinomati nel mondo.

Assonime, focus su tutela e innovazione della legge sul Made in Italy

Nella circolare n. 16 del 1° agosto 2024, Assonime delinea in modo dettagliato le disposizioni della Legge 206/2023, con un focus particolare sulle misure di interesse cruciale per le imprese italiane.

Al centro dell'analisi si trova la tutela della proprietà industriale, una componente essenziale per preservare l'innovazione e l'autenticità che distinguono il Made in Italy nel mercato globale.

La circolare esplora, inoltre, le avanzate tecnologie adottate per la tracciabilità delle filiere, un passo avanguardista verso la trasparenza e la sicurezza del processo produttivo. Queste tecnologie permettono alle aziende di monitorare l'intera catena di produzione, garantendo così l'origine certa dei prodotti e la protezione contro le imitazioni.

In aggiunta, Assonime sottolinea l'importanza delle misure adottate contro la contraffazione, discutendo le strategie implementate per combattere efficacemente questo fenomeno dannoso, assicurando che i consumatori e le imprese possano fidarsi dell'etichetta "Made in Italy" come garanzia di qualità e integrità.

Rafforzamento delle indicazioni geografiche

Nel contesto della Legge n. 206/2023, le disposizioni che riguardano le indicazioni geografiche rivestono un'importanza particolare, mirando a rafforzare l'identità e la competitività dei prodotti italiani sui mercati internazionali.

La circolare Assonime dedica una sezione approfondita a queste misure, evidenziando come siano fondamentali per garantire che le denominazioni legate a specifiche aree geografiche rimangano un distintivo di qualità e tradizione.

In parallelo, viene fatta una ricognizione dettagliata delle normative nazionali ed europee pertinenti, sottolineando le novità introdotte dai recenti regolamenti dell'Unione Europea.

Questi regolamenti sono volti a modernizzare e rendere più efficace la tutela delle indicazioni geografiche, non solo per i prodotti agroalimentari e i vini, ma anche per quelli artigianali e industriali che incarnano le peculiarità e l'eccellenza del territorio di produzione.

Questo focus normativo è essenziale per adeguare continuamente le pratiche di tutela alle dinamiche di un mercato in evoluzione e per sostenere le imprese italiane nella valorizzazione del loro legame intrinseco con il territorio.

Attesa per i decreti attuativi della Legge n. 206/2023

L'efficacia della Legge n. 206/2023 dipende fortemente dall'implementazione dei suoi decreti attuativi, che sono essenziali per tradurre gli obiettivi legislativi in azioni concrete e misurabili.

Attualmente, la maggior parte di questi decreti rimane in fase di elaborazione, con un'unica eccezione notevole: il contributo alle associazioni di produttori per la consulenza tecnica necessaria alla redazione dei disciplinari di produzione per prodotti industriali e artigianali tipici.

Questa misura, già definita da due decreti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, rappresenta un passo concreto verso il supporto operativo delle filiere produttive italiane.

Tuttavia, l'analisi delle risorse stanziate rivela che, sebbene significative, queste potrebbero essere percepite come insufficienti rispetto alle esigenze complessive del settore. La distribuzione e l'efficacia di tali fondi saranno cruciali per determinare il vero impatto della legge sulle capacità competitive e innovative delle imprese italiane, enfatizzando la necessità di un'attuazione celere e ben coordinata dei rimanenti decreti attuativi.

Conclusioni

Nella circolare n. 16/2024 dell’1° agosto 2024, Assonime sottolinea l'importanza di una rapida e coerente attuazione dei decreti attuativi previsti dalla Legge n. 206/2023 per massimizzare il suo impatto sul tessuto produttivo italiano.

La frammentazione degli incentivi e l'ampiezza del bacino di utenza interessato richiedono una gestione attenta per assicurare che le risorse siano allocate efficacemente e che ogni settore benefici delle opportunità offerte dalla norma.

La realizzazione degli obiettivi della legge, inclusa la valorizzazione delle eccellenze italiane e la tutela del patrimonio culturale e industriale nazionale, dipende principalmente dalla completa e tempestiva implementazione di questi decreti.

Solo attraverso un impegno congiunto di Governo, istituzioni e imprese sarà possibile sfruttare pienamente il potenziale del Made in Italy, promuovendo l'innovazione e la competitività in un mercato globale sempre più esigente.

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