Urgente l’equipollenza commercialisti/revisori. Le associazioni nazionali minacciano la class action
Pubblicato il 27 settembre 2013
La questione relativa all’iscrizione al Registro dei revisori continua a far discutere. Non solo la mancanza dai decreti attuativi alla norma, ma soprattutto l’indiscrezione secondo cui si vorrebbe introdurre un nuovo esame di accesso anche per i dottori commercialisti che hanno sostenuto già l'esame di Stato, portando così alla creazione di una maggiore distinzione tra le due funzioni, sta alimentando il dibattito delle ultime ore.
Anche se non vi è ancora nulla di certo su tale ipotesi, le associazioni di categoria dei dottori commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Unagraco, Ungdcec, Unico) chiedono chiarezza sul tema dell’equipollenza tra la figura di dottore commercialista e quella di revisore legale.
Dopo aver ribadito la loro più completa adesione alle considerazioni esposte in sede di interrogazione parlamentare da parte del vicepresidente della Commissione finanze della Camera, Enrico Zanetti (cui si attende risposta dalla Camera), le associazioni nazionali di categoria chiedono al ministro della Giustizia di emanare al più presto un decreto contenente il regolamento attuativo di cui all'articolo 4 del Dlgs
39/2010, in grado di disciplinare l’esame richiesto per l’accesso al Registro, prevedendo, lì dove possibile, adeguate e ragionevoli equipollenze con l’esame di Stato per accedere alla professione di dottore commercialista ed esperto contabile.
L’obiettivo è quello di eliminare l’antipatica situazione che si è ora generata e che vede trasformato un pubblico registro in una casta chiusa, con evidenti svantaggi soprattutto per i giovani professionisti.
In attesa di ciò, le associazioni nazionali fanno sapere che, se la situazione non dovesse arrivare presto ad una soluzione, si faranno promotrici di “azioni di classe” dinanzi ai Tar per tutelare i diritti di quanti si sono visti negare l’iscrizione al Registro dei revisori dopo aver sostenuto l’esame di Stato da dottore commercialista e aver svolto regolarmente i tre anni di tirocinio anche da revisore legale.