Unico senza riallineamenti

Pubblicato il 07 luglio 2008 La Finanziaria 2008 ha disposto una sorta di razionalizzazione della disciplina delle operazioni di riorganizzazione societaria, prevedendo la possibilità di operare un riallineamento dei valori dei beni materiali e immateriali, emersi in occasione di operazioni straordinarie di conferimento d’azienda, fusioni e scissioni. All’articolo 1, comma 47, della L. 244/07 è stato, infatti, previsto un decreto attuativo per rendere operativa la norma, ma ad ormai pochissimo tempo dalla scadenza – il 16 luglio 2008 è fissato il termine ultimo per l’effettuazione dei versamenti a saldo e in acconto per il 2007 - di esso non vi è ancora traccia: manca la pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”. Dal canto loro, le Entrate erano intervenute tempestivamente con una risoluzione (la n. 237/E/2008), con la quale era stato predisposto il codice tributo che si sarebbe dovuto utilizzare per il versamento dell’imposta sostitutiva (1126), specificando, però, che il suo utilizzo sarebbe stato vietato fino al momento della pubblicazione della norma. A questo punto, quindi, il tempo a disposizione è ormai poco per tutti coloro che pur volendo pagare non sono nelle condizioni tecniche di poterlo fare. Per tutte queste ragioni, ma soprattutto per evitare disparità di trattamenti tra operazioni poste in essere dal 2008 in poi e operazioni già realizzate, si reclama da più parti una certa urgenza nei chiarimenti. Con l’ufficializzazione del decreto si darebbe, inoltre, una copertura normativa alle scadenze di versamento, che, al momento, risultano solo sommariamente indicate nell’ultimo periodo del citato comma 47 dell’articolo 1. Infatti, anche se è stato indicato il peso percentuale delle tre rate e la misura dell’interesse annuo sulle rate successive alla prima, manca l’indicazione della scadenza precisa, che dovrebbe coincidere con quella del saldo. In assenza di indicazioni, si suppone che chi provvederà al versamento dovrà farlo obbligatoriamente con la maggiorazione dello 0,4%. Per tali motivi una proroga dei termini sarebbe più che auspicabile.
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