Nel comunicato stampa del 7 settembre 2021, la Commissione Europea rende noto di aver adottato il quadro per i “green bond”, sottoposto a valutazione indipendente; ciò è di auspicio per l’emissione di obbligazioni verdi per un valore fino a 250 miliardi di euro, pari al 30% dell'emissione totale di NextGenerationEU. Una prima tranche potrà avvenire già dal prossimo mese di ottobre.
Il quadro è di utilità per gli investitori: questi hanno la certezza che i fondi mobilitati saranno destinati a progetti verdi e che la Commissione riferirà in merito al loro impatto ambientale.
Altra novità: per sostenere il finanziamento della ripresa nel 2021, la Commissione intende emettere quest'anno obbligazioni a lungo termine per un totale di circa 80 miliardi di euro, da integrare con decine di miliardi di euro di buoni dell'UE a breve termine.
Per i buoni Ue, saranno indette delle aste, il cui inizio è previsto per metà settembre. A regime, ci saranno due aste al mese, il primo e il terzo mercoledì.
Per le obbligazioni, la Commissione organizzerà di norma un'asta e un'emissione sindacata al mese.
I proventi delle obbligazioni verdi NextGenerationEU saranno diretti a finanziare la quota di spesa pertinente per il clima nel dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Gli stati membri sono chiamati a destinare almeno il 37 % del proprio PNRR a investimenti e riforme pertinenti per il clima.
Come previsto dal piano, gli Stati membri riferiranno alla Commissione in merito alle spese verdi effettuate. La Commissione utilizzerà tali informazioni per mostrare agli investitori come i proventi delle obbligazioni verdi siano stati utilizzati per finanziare la transizione verde.
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