Trust solo apparente, se il disponente mantiene il controllo dei beni
Pubblicato il 17 aprile 2015
Possono essere
sottoposti a sequestro i beni che, sebbene
conferiti in un trust, sono tuttavia
rimasti nella disponibilità dell’indagato.
E’ quanto affermato dalla Corte di Cassazione penale con sentenza n.
15804 depositata il 16 aprile 2015, con cui è stato
confermato il sequestro disposto su
beni societari conferiti in un trust dal “finto” amministratore di un’azienda, indagato per associazione a delinquere in relazione a reati tributari e bancarotta fraudolenta.
La Cassazione ha precisato, in proposito, come il
trust – benché operazione formalmente lecita – possa ben rientrare tra quegli
atti di segregazione (allo stesso modo del fondo patrimoniale), compiuti al solo
fine di sfuggire alla confisca statale di patrimoni illeciti.
Per recuperare i beni in tal modo segregati, l’accusa dovrebbe provare, in base a
presunzioni gravi, precise e concordanti, che il disponente abbia
solo apparentemente perso il controllo dei beni in favore del trustee.
In altre parole, ha proseguito la Corte, la costituzione di trust potrebbe nascondere intenti frodatori, se in tal senso depongono alcuni precisi indizi – nella fattispecie opportunamente valutati – come ad esempio,
l’istituzione a favore di familiari stretti ed
in “tempi sospetti”, ovvero a ridosso del sorgere della pretesa recuperatoria