Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 18 dicembre 2024, è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2024/3011 sul trasferimento dei procedimenti penali tra Stati membri.
Le nuove norme - finalizzate a una più efficiente e corretta amministrazione della giustizia nello spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia - si applicano in tutti i casi di trasferimento di procedimenti penali condotti negli Stati membri.
Il provvedimento è stato definitivamente approvato dal Consiglio dell’Unione Europea il 5 novembre 2024.
L'obiettivo del regolamento è quello evitare duplicazioni procedurali, garantendo che l’autorità più idonea a perseguire un reato transfrontaliero se ne occupi, migliorando così l’efficacia della lotta alla criminalità, in particolare per traffico di droga, migranti e riciclaggio di denaro.
Il regolamento garantisce che le indagini e i procedimenti siano condotti dallo Stato membro più adatto, prevenendo procedimenti paralleli su una stessa persona in più paesi dell’UE.
E così, la richiesta di trasferimento del procedimento penale può essere emessa solo se l'autorità richiedente ritiene che l'obiettivo di un'efficiente e corretta amministrazione della giustizia, compresa la proporzionalità, possa essere conseguito meglio conducendo il procedimento penale in un altro Stato membro.
La normativa stabilisce criteri comuni per richiedere il trasferimento, come la commissione del reato nel territorio dello Stato richiesto, la presenza degli indagati, imputati o della maggior parte delle prove nello Stato richiesto.
Le nuove norme, inoltre, rafforzano la cooperazione tra gli Stati membri e migliorano il rispetto dei diritti fondamentali di indagati e imputati nel processo di trasferimento.
Il regolamento, primo strumento specifico dell’UE in materia, entrerà in vigore il 7 gennaio 2025, ossia venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE, e sarà applicabile due anni dopo, ovvero dal 1° febbraio 2027.
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