Il passaggio agli Ias è ancora in cerca di “neutralità fiscale”. Lo schema di decreto legislativo sull’adeguamento della normativa nazionale ai principi contabili internazionali punta il dito sulla neutralità dell’imposizione rispetto ai diversi criteri di redazione del bilancio d’esercizio. Tuttavia, dai pareri di Assonime, Abi e Oic emerge come il testo del decreto non realizzi a pieno questo presupposto. Ad esempio, occorrerebbe espressamente stabilire che le migliorie su beni di terzi sono capitalizzabili, evitando così l'automatica deduzione in otto esercizi, così come disposto dall'articolo 108, comma 3, del Tuir. Inoltre, al fine di evitare un aggravio di imposizione eccessivo, bisognerebbe differire in più esercizi l'imponibilità dei plusvalori derivanti dal passaggio dal Lifo al Fifo nella valutazione delle rimanenze.
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