E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016, il testo della recente legge costituzionale approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera.
Entro tre mesi dalla pubblicazione, un quinto dei membri di una Camera, o cinquecentomila elettori, o cinque Consigli regionali potranno domandare che si proceda al referendum popolare, per come si apprende nel comunicato redatto ai sensi dell'articolo 3 della Legge n. 352/1970 (Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo), indicato come avvertenza nel testo medesimo.
Non si sarebbe fatto luogo a referendum se, per come prescritto dall’articolo 138 della Costituzione, la legge in oggetto fosse stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
Si rammenta che il testo della legge costituzionale, da ultimo approvato il 12 aprile presso l’Aula della Camera, contiene disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione.
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