Il secondo Decreto legge varato dal Governo a sostegno delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 – il n. 205 dell'11 novembre 2016 – è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 264 del 2016.
Il provvedimento, oltre ad ampliare la portata del cratere sismico già individuato dal precedente Dl 189/2016 a causa del reiterarsi degli eventi disastrosi, individua soluzioni per fornire un'adeguata sistemazione abitativa alle popolazioni coinvolte e disposizioni su scuola e beni culturali anche con l’obiettivo di snellire la macchina della burocrazia. Ma, soprattutto, prevede misure finalizzate alla continuità/ripresa delle attività agricole e imprenditoriali danneggiate.
Per l’anno 2016 sono stanziati finora 412,54 milioni e 346,11 milioni per l’anno 2017.
Il provvedimento confluirà in un emendamento al primo decreto terremoto, che sarà esaminato dalla Commissione Bilancio del Senato tra il 21 e il 26 novembre.
Tra le misure previste nel secondo Dl terremoto, vi sono da segnalare quelle finalizzate alla riparazione urgente delle abitazioni e delle imprese per assicurare il ritorno alla normalità, nel minore tempo possibile, in tutte le aree colpite dal sisma, prima del 24 agosto e poi del 26-30 ottobre.
Per le imprese e aziende poco danneggiate è stata, infatti, disposta la possibilità di attestare l’agibilità dell’edificio produttivo con una perizia del tecnico, così da poter far riprendere subito l’attività. L'imprenditore potrà, quindi, avviare subito l'intervento di riparazione.
Sempre le imprese e aziende possono acquistare o acquisire in locazione macchinari, nonché effettuare gli ulteriori interventi urgenti necessari a garantire la prosecuzione della propria attività e la spesa anticipata verrà poi rimborsata, in base a criteri da definire.
Anche per le abitazioni dei privati danneggiate è prevista la possibilità di riparare gli edifici, anche con danni superiori a quelli lievi, sempre grazie ad un semplice progetto e perizia asseverata del tecnico.
Pertanto, per le imprese e abitazioni, che hanno riportato danni, sarà possibile avviare cantieri privati con la presentazione di un progetto e l’asseverazione del progettista, in cui deve essere riportata l’indicazione del “nesso di causalità” tra danno e sisma e la stima dei danni subiti.
Particolari misure sono previste a favore delle imprese, in particolare del settore agricolo e zootecnico, per consentire “la continuità produttiva”.
Numerosi anche gli incentivi economici previsti nel Dl n. 205/2016 a favore delle attività agricole e produttive.
Al fine di favorire il pronto ripristino del potenziale produttivo danneggiato, per valorizzare e promuovere la commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari e per sostenere un programma strategico condiviso dalle regioni interessate e dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, viene assicurata dallo Stato la quota del co-finanziamento regionale delle annualità 2019 e 2020 dei programmi di sviluppo rurale 2014-2020 delle Regioni interessate. E per assicurare anche la continuità produttiva delle attività zootecniche, è prevista la concessione di contributi per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina, ovicaprino e suinicolo.
I titolari delle attività produttive con sede in edifici danneggiati, in qualità di responsabili della sicurezza sui luoghi di lavoro, devono depositare la certificazione di agibilità sismica rilasciata da un professionista abilitato presso il Comune territorialmente competente, per l’accertamento dei danni da parte degli Uffici speciali per la ricostruzione e la conseguente richiesta di contributo.
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