A seguito della pronuncia della Corte costituzionale n. 113 del 18 giugno 2015 che ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 45, comma 6 del Codice della strada nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell'accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura, il ministero dell'Interno, con circolare n. 300/A/4745/15/144/5/20/5 del 26 giugno 2015, ha fornito alcune prime istruzioni operative ai vari dipartimenti di Polizia.
Il ministero spiega, in primo luogo, come, rispetto ai dispositivi utilizzati per il controllo remoto o per la contestazione successiva delle violazioni in materia di velocità, sottoposti a verifica iniziale o periodica presso un centro opportunamente accreditato presso il Sistema nazionale di taratura, ed ossia le apparecchiature di controllo denominate Tutor, Vergilius ed Autovelox, la sentenza della Consulta non imponga, di fatto, particolari adeguamenti procedurali.
Per contro, le apparecchiature destinate ad essere impiegate esclusivamente con la presenza e sotto il diretto controllo di un operatore di polizia stradale (Telelaser e Provida), per i quali i costruttori o i decreti di approvazione non hanno previsto una verifica periodica di funzionalità, non dovranno essere, per il momento, utilizzate.
Ciò - spiega la circolare - in attesa dell'attivazione di una procedura di verifica periodica e allo scopo di consentire il rispetto dei principi enunciati dalla Consulta con la richiamata pronuncia.
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