Il presidente Cndcec, Massimo Miani, partecipando all'evento Telefisco 2019, torna a manifestare preoccupazione sul funzionamento dei software, su cui diversi professionisti hanno rilevato criticità, e sul rischio per il sistema economico legato al rallentamento nell’emissione delle fatture e, dunque, sugli incassi.
Commentando le parole rassicuranti del sottosegretario all’Economia, Massimo Garavaglia (“per non mettere in difficoltà i contribuenti e gli operatori, in questa prima fase si chiuderà un occhio, anzi due, su errori e ritardi fatti comunque in buona fede. Quindi è un avvio abbastanza soft. Viceversa, un ritardo ulteriore comporterebbe ulteriori problemi”), il presidente Cndcec ammonisce: “Abbiamo ascoltato le parole del sottosegretario Garavaglia sul tema della moratoria delle sanzioni, ma dobbiamo prima vedere se alla fine si riuscirà a trasmettere o meno le fatture elettroniche. Il tema, infatti, non è solo fiscale perché questo processo può davvero mettere in grave difficoltà le imprese. Se, per esempio, io non riuscissi a trasmettere una fattura ai miei clienti e se i miei clienti non mi pagassero, ciò genererebbe una serie di enormi problemi”.
Si aggiunge alle critiche l'Anc, con un comunicato stampa in cui il Presidente, Marco Cuchel, è esplicito: “E’ trascorso un mese dal debutto della fattura elettronica, i problemi, com’era ampiamente prevedibile, si sono puntualmente verificati e se oggi anche altri prendono finalmente consapevolezza della reale situazione, come il caso del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, ciò è senza dubbio confortante.”.
Il Consiglio Nazionale, si continua nel comunicato, ha reso noti i risultati di un sondaggio su un campione di esperti commercialisti selezionati, che delineano, nel complesso, un sistema, quello della fattura elettronica, che presenta difficoltà diffuse per professionisti e contribuenti, tanto da indurre i vertici della categoria a proporre una moratoria sulle sanzioni relative alle operazioni di gennaio.
Il comunicato Anc chiude la nota con un commento su quanto affermato dal Viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia, intervistato in occasione del convegno Telefisco 2019 de IlSole24Ore, il quale ha parlato della fattura elettronica in termini di una follia ereditata dal passato e di una scelta inevitabile per ragioni di bilancio, spiegano meglio di ogni altra parola il senso di una riforma che così com’è stata realizzata è difficile da comprendere e da condividere: con riferimento a quanto sostenuto dal Viceministro Garavaglia sull’impegno volto all’eliminazione di tutti gli adempimenti inutili, l’Anc chiede con urgenza che siano eliminati fin da ora gli adempimenti del reverse charge e dello split payment, in ragione del fatto che l’Amministrazione Finanziaria non è legittimata a chiedere dati di cui è già in possesso in forza della fatturazione elettronica.
“In mancanza di una risposta pronta da parte del Legislatore – conclude Cuchel – l’Anc intende interessare le autorità competenti a livello europeo.”.
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