Tabella Unica per i risarcimenti da sinistro: sì definitivo del Governo

Pubblicato il 26 novembre 2024

Nella seduta del Consiglio dei ministri del 25 novembre 2024, è stato approvato, in via definitiva, il Regolamento recante la tabella unica del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità tra dieci e cento punti, comprensivo dei coefficienti di variazione corrispondenti all’età del soggetto leso.

TUN - Tabella unica nazionale dei risarcimenti

Il provvedimento - che tiene conto dei pareri previsti dal proprio iter di approvazione - è stato messo a punto ai sensi dell’articolo 138, comma 1, lettera b), del Codice delle assicurazioni private e verrà adottato con decreto del Presidente della Repubblica (DPR).

La Tabella Unica Nazionale (TUN) per i risarcimenti dei danni non patrimoniali da lesione è volta ad uniformare il sistema di risarcimento in Italia, specialmente nei settori delle lesioni gravi da sinistri stradali e responsabilità sanitaria.

Obiettivi

L'introduzione della TUN ha come obiettivo quello di ridurre la disparità tra i vari sistemi tabellari finora adottati dai Tribunali italiani (ad esempio quelli di Milano e Roma) e di garantire un risarcimento più equo e uniforme.

La tabella, che si applicherà ai sinistri verificatisi dopo l'entrata in vigore del DPR, offre una regolamentazione chiara per avvocati, giudici, medici legali, compagnie assicurative e professionisti del settore.

Norma di Riferimento  

La TUN, come anticipato, è il risultato dell'applicazione dell'articolo 138, comma 1, lettera b) del Codice delle assicurazioni (D. Lgs. n. 209/2005), che attribuisce a un DPR la responsabilità di determinare il valore pecuniario di ciascun punto di invalidità, con l'aggiunta di coefficienti legati all'età del danneggiato.

In base a questa normativa, il risarcimento non riguarda solo il danno biologico permanente, ma anche quello temporaneo, morale e, in alcuni casi, una personalizzazione in base alle specifiche circostanze del danno.

Il regolamento - si rammenta - era stato approvato in esame preliminare dal Cdm a gennaio 2024.

Sul testo, il Consiglio di Stato si è espresso in modo critico durante il processo di relativa consultazione preventiva. Queste critiche riguardavano principalmente aspetti tecnici e giuridici del regolamento che necessitavano di un'ulteriore riflessione e revisione.

Dopo una revisione del testo da parte del Governo, che ha considerato le osservazioni del Consiglio di Stato, il provvedimento è stato ora definitivamente approvato.

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