Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento n. 431551 del 29 novembre 2024, con cui è stata fissata la percentuale di contributo a fondo perduto da attribuire ai contribuenti che, nell'ambito del Superbonus 2024, hanno presentato domanda per ricevere un supporto economico. Questo contributo è destinato in particolare ai soggetti con basso reddito, definiti come indigenti, che hanno sostenuto spese per interventi edilizi, come l'efficienza energetica, il sisma bonus e l'installazione di impianti fotovoltaici o colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Il Superbonus indigenti è una misura di supporto economico introdotta per aiutare i soggetti a basso reddito che sostengono spese per interventi edilizi finalizzati al miglioramento energetico e alla sicurezza sismica, come previsto dal Superbonus 2024. La normativa di riferimento è l’articolo 1, comma 2, del Dl n. 212/2023, che stabilisce le modalità di accesso al contributo a fondo perduto per i contribuenti con un reddito inferiore a 15.000 euro. I soggetti beneficiari sono quelli che, dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024, hanno effettuato spese per interventi di efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, a condizione che i lavori fossero stati realizzati al di fuori di attività di impresa, arte o professione.
Il precedente provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate (prot. n. 360503 del 18 settembre 2024) ha definito le modalità operative per l’attuazione del contributo, stabilendo che:
L'Agenzia delle Entrate, con il recente provvedimento n. 431551/2024, ha determinato la percentuale di contributo da attribuire ai beneficiari del Superbonus indigenti in base alle domande presentate. Nonostante le risorse disponibili fossero limitate, pari a 16,4 milioni di euro, il totale delle richieste è stato inferiore a tale cifra, ammontando a 8 milioni di euro. Pertanto, l'Agenzia ha calcolato che l'intero ammontare richiesto potesse essere coperto senza necessità di riduzioni. Secondo la comunicazione ufficiale dell'Agenzia, «tenuto conto che l’ammontare complessivo dei contributi richiesti risultante dalle istanze validamente presentate, in assenza di rinuncia, è inferiore alle risorse finanziarie stanziate», è stata riconosciuta una percentuale del 100% per ogni contributo richiesto, evitando così qualsiasi decurtazione. In sostanza, tutti i richiedenti hanno ricevuto l'intero importo richiesto, in quanto le risorse stanziate sono state sufficienti a coprire integralmente le domande presentate.
NOTA BENE: Pertanto, l’importo del contributo erogabile a ciascun beneficiario è pari al contributo richiesto risultante dall’ultima istanza validamente presentata.
Nel caso in cui il contributo a fondo perduto erogato risulti non spettante (in tutto o in parte), l’Agenzia delle Entrate procederà al recupero delle somme, come previsto dalle disposizioni fiscali, in particolare dall'articolo 38-bis del Dpr n. 600/1973. Inoltre, il contribuente ha la possibilità di regolarizzare spontaneamente la propria posizione restituendo i contributi indebitamente percepiti, evitando così sanzioni più gravi. La restituzione volontaria consente di sanare la situazione senza l'intervento diretto dell'Agenzia, che altrimenti potrebbe attivare le procedure di recupero forzoso.
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