Con l’avvicinarsi delle decisioni sulle addizionali comunali per l’Irpef 2008, si ripropone il problema della possibilità per i Comuni di deliberare aliquote progressive ed esenzioni diversificate. Per effetto della legge 296/2006, i Comuni possono, infatti, variare l’aliquota dell’addizionale all’Irpef fino ad un massimo dello 0,8%, senza alcun tetto annuale. É inoltre possibile che si possa deliberare una soglia di esenzione, con riferimento al possesso di specifici requisiti reddituali. La questione ha grande rilevanza pratica, poiché è concreto il rischio che i sostituti d’imposta si trovino di fronte ad una moltiplicazione di misure a livello di singolo Comune.
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