Start up e incubatori certificati, sì all’imposta di bollo sui libri sociali

Pubblicato il 18 luglio 2019

L’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo di cui beneficiano le start up innovative e gli incubatori certificati per l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese non può essere estesa anche alla vidimazione e alla bollatura dei libri contabili.

Lo precisa la risposta n. 253/2019 dell’Agenzia delle Entrate, con la quale viene chiarito che la normativa agevolativa a favore di start up e incubatori certificati non può essere suscettibile di un'applicazione estensiva.

L’Agenzia, esprimendo parere contrario alla soluzione interpretativa sostenuta dall’istante, ritiene che proprio il valore letterale della disposizione di favore che circoscrive l’esenzione dal bollo agli atti riguardanti gli adempimenti relativi all’iscrizione nel Registro delle imprese è da porre alla base del divieto di esenzione.

Sostiene, infatti, l‘Agenzia che la disposizione agevolativa pone in particolare rilievo la circostanza che l’esonero dal pagamento dell’imposta di bollo sia riferibile agli atti posti in essere ai fini degli “adempimenti relativi all’iscrizione nel registro delle imprese”.

Pertanto, in sintonia con il generale divieto di interpretazione estensiva delle norme che danno vita ad agevolazioni, sono da ricomprendere nell’esonero dall’imposta di bollo quegli atti posti in essere “per gli adempimenti relativi alle iscrizioni nel registro delle imprese” e non anche quegli atti o documenti che, ancorché presentati al Registro delle imprese, sono estranei al procedimento di iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese.

Non possono, quindi, ritenersi esenti gli atti o documenti estranei al procedimento di iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese, che è condizione necessaria per poter usufruire dei benefici previsti per le start up innovative e per gli incubatori certificati.

MISE, proroga adempimenti pubblicitari start up e Pmi innovative

Il Ministero dello Sviluppo economico, con la circolare n. 3722/C del 15 luglio 2019, ha prorogato il termine ultimo a disposizione delle start up e Pmi innovative per provvedere agli adempimenti pubblicitari previsti dalla legge.

Il Ministero ricorda che la recente legge 11 febbraio 2019, n. 12, di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, ha introdotto rilevanti modifiche al sistema pubblicitario delle start up e PMI innovative.

In particolare, le start up innovative, gli incubatori certificati e le PMI innovative, nella fase successiva all’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese devono:

Secondo le disposizioni di legge, le start up innovative, gli incubatori certificati e le PMI innovative già iscritte nella sezione speciale avrebbero dovuto provvedere ai suddetti adempimenti entro il 30 giugno 2019, cioè entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio.

Tuttavia, per evitare difficoltà alle imprese che non hanno ancora adempiuto entro il termine indicato, il Mise ha ritenuto “necessario interpretare eccezionalmente il disposto dei richiamati commi 15 dell’art. 25 e 4 dell’art. 4, nel senso che il termine ultimo per gli adempimenti sopra rappresentati, deve intendersi per tutti gli obbligati indipendentemente dalle modalità di approvazione del bilancio, a scadere il prossimo 31 luglio, sospendendo pertanto ogni iniziativa intrapresa nei confronti delle società con bilancio ordinario (da approvarsi entro 120 gg)”.

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