Dopo la pubblicazione ufficiale nella “GU” del 30 dicembre 2015 della legge di Stabilità per il 2016, Legge n. 208/2015, in vigore dal primo gennaio scorso e del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2016 e del bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018, Legge n. 209/2015, approvati definitivamente dal Senato il 22 dicembre, il Ministero dell'economia e delle finanze ha pubblicato un focus sulla Manovra finanziaria, che definisce la politica di bilancio per il 2016 e gli anni successivi.
La legge di Stabilità, durante l'iter parlamentare, si è arricchita di importanti novità finalizzate sempre all'obiettivo di sostenere la crescita e favorire l'occupazione in Italia grazie ad interventi mirati, quali: la graduale e incisiva riduzione del carico fiscale, il potenziamento delle misure per favorire gli investimenti nel Mezzogiorno e per sostenere i consumi delle famiglie. Numerosi interventi sono finalizzati, poi, a sostenere strutturalmente la competitività del sistema economico del Paese.
Nel commentare l'entrata in vigore della legge di Stabilità 2016, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha espresso soddisfazione per le misure previste per dare respiro ad un settore determinante per l'economica del nostro Paese, come quello del Turismo.
Il presidente Gerardo Longobardi, a nome dell'intera categoria, si è detto compiaciuto per l’approvazione nella Manovra finanziaria di un emendamento che prevede la deducibilità dalla base imponibile IRAP del 70% del costo dei lavoratori stagionali assunti per 120 giorni annui e per due anni consecutivi.
Si tratta di un importante aiuto alle imprese che operano nel settore turistico, che già in passato era stato proposto dagli stessi commercialisti per la Stabilità 2015, ma che in quell'occasione non era stato accolto.
Da tempo, infatti, i commercialisti denunciavano gli effetti negativi per le imprese operanti nel settore turistico della norma che prevedeva la deducibilità dalla base imponibile ai fini IRAP delle spese per i soli lavoratori a tempo indeterminato.
Si trattava, infatti, secondo la categoria di una norma che prevedeva una diversa applicazione delle imposte per le imprese operanti nel settore turistico che, essendo legate alla stagionalità, sono spesso costrette ad assumere invece solo a tempo determinato.
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