Sovraffollamento carceri: risarciti i detenuti
Pubblicato il 25 luglio 2014
Anche in Italia sarà previsto un
risarcimento per detenuti e internati che abbiano subito un trattamento in violazione ai diritti umani.
Infatti, ha ottenuto il via libera dell'aula della Camera il
decreto legge n. 92/2014 sulle carceri (con 305 sì, 110 no e 30 astenuti); ora il testo è atteso dal Senato.
L'adozione del provvedimento è stato imposto da una sentenza della Corte europea per i diritti dell'uomo (sentenza “Torreggiani”).
Tra le disposizioni, anche l'aumento di organico per i magistrati di sorveglianza: le nuove forze saranno prese dai giudici di prima nomina.
Le nuove misure per i detenuti
Il testo del decreto prevede
riduzione della pena o risarcimento in denaro per i carcerati che hanno subito trattamenti disumani: lo sconto sulla pena consiste in un
abbuono di un giorno ogni dieci passati in celle sovraffollate, se il trattamento inumano è durato più di 15 giorni.
Al risarcimento in denaro si arriva quando il periodo da scontare in carcere non permette la riduzione della pena per intero: sono previsti
8 euro per ogni giorno di trattamento inumano subito, da richiedere tramite istanza entro sei mesi dalla fine della detenzione.
Ne può fruire anche chi ha subito la violazione per un periodo di tempo inferiore a 15 giorni.
Niente carcere preventivo per condanna sotto i 3 anni
E' stato eliminato il carcere preventivo in caso di condanna inferiore ai 3 anni, tranne nei casi di reati di elevata pericolosità sociale: mafia, furti in appartamenti, stalking e maltrattamenti in famiglia.
Minori
Novità anche per i minori: il ragazzo minore che sta scontando una pena,
al compimento dei 18 anni
resterà
"affidato" alla disciplina del processo minorile e dei servizi fino al compimento dei 25 anni (ora è 21 anni).