Dall'adozione del Regolamento delegato della Commissione europea n. 2019/815 sono derivate delle novità per quanto riguarda la pubblicazione delle relazioni finanziarie annuali delle società quotate.
Il provvedimento comunitario, infatti, ha imposto l'obbligo di pubblicare le relazioni finanziarie annuali nel formato XHTML, con la marcatura di alcune informazioni del bilancio consolidato secondo le specifiche Inline XBRL.
Assonime, nella sua circolare n. 25 del 28 novembre 2019, si occupa di illustrare gli aspetti principali della nuova modalità di redazione delle suddette relazioni finanziarie, che appunto si fonda sull’interazione fra due linguaggi informatici:
il formato XHTML, che dovrà essere utilizzato per codificare l’intera relazione annuale, che di fatto assumerà l’aspetto di una pagina web;
il formato Xbrl, che invece dovrà essere utilizzato per marcare il bilancio consolidato contenuto nella stessa relazione finanziaria.
Il Regolamento delegato della Commissione Ue si fonda sulla Direttiva comunitaria 2013/50/Ue, emanata con l’obiettivo di rivisitare la direttiva Trasparency, al fine di migliorare il regime di trasparenza delle società quotate.
La suddetta Direttiva prevede, infatti, a decorrere dal 1° gennaio 2020, che la relazione finanziaria annuale delle società quotate debba essere predisposta in un formato elettronico unico di comunicazione.
Viene così abolito l’utilizzo di tutti gli altri linguaggi informatici finora utilizzati, come per esempio il Pdf.
Obiettivo del legislatore comunitario è quello di arrivare alla realizzazione di un formato elettronico armonizzato, in grado di agevolare la comunicazione delle informazioni e favorire accessibilità, analisi e comparabilità delle relazioni finanziarie annuali. I benefici, in tal modo, sarebbero evidenti sia per gli emittenti che per gli investitori e le autorità.
Nella circolare n. 25/2019, Assonime parte dalla definizione dell'insieme dei documenti da codificare nel nuovo formato unico.
L’Associazione evidenza come la novità interessi la relazione finanziaria annuale in senso proprio, che comprende il bilancio d’esercizio e consolidato, la relazione sulla gestione e le attestazioni di conformità delle persone responsabili.
Il formato elettronico unico di comunicazione non sarebbe, invece, obbligatorio per gli altri documenti informativi pubblicati verso il mercato con le stesse formalità. Infatti, per quanto riguarda la relazione del revisore legale, anch’essa da rendere pubblica, si potranno continuare ad utilizzare i linguaggi informatici finora adottati per la sua divulgazione.
Analogo discorso vale per la relazione sul pagamento ai governi, per la relazione sulla remunerazione, per la dichiarazione non finanziaria e per la relazione sul governo societario, nel caso in cui le stesse siano offerte in documenti autonomi e non quali paragrafi della relazione sulla gestione.
Assonime ricorda poi che le novità in materia di formato unico devono riguardare esclusivamente le modalità di comunicazione dei documenti che compongono la relazione finanziaria annuale e non anche quella semestrale. Inoltre le stesse non devono incidere sul contenuto dei suddetti documenti che resta disciplinato dalla normativa nazionale di riferimento e dai principi contabili internazionali Ifrs omologati a livello europeo.
Il nuovo formato elettronico unico dovrà essere utilizzato per le relazioni finanziarie delle società quotate a partire dall’esercizio sociale 1° gennaio 2020.
Per gli emittenti che hanno un esercizio sociale che va dal 1° luglio al 30 giugno, le nuove previsioni si applicano a partire dalla relazione finanziaria annuale relativa all’esercizio 1° luglio 2020-30 giugno 2021.
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