Via libera del Governo a un intervento sistematico per la tutela della qualità e della sicurezza alimentare: potenziato il quadro sanzionatorio, introdotti nuovi strumenti di controllo e tracciabilità, al fine di garantire una maggiore tutela per i consumatori e per le imprese del settore agroalimentare.
Tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 9 aprile 2025, vi è anche un disegno di legge che introduce un articolato sistema sanzionatorio volto a contrastare le frodi nel settore agroalimentare, in agricoltura e nella pesca.
Il provvedimento è stato presentato congiuntamente dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, e dal Ministro della giustizia, Carlo Nordio.
L’obiettivo della riforma è rafforzare la tutela del comparto agroalimentare contro i fenomeni di contraffazione e truffa, intervenendo anche sul piano della tracciabilità dei prodotti e della trasparenza del mercato.
Il testo legislativo prevede l’introduzione di nuovi strumenti repressivi contro i reati commessi lungo la filiera agroalimentare, con modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale.
Nel dettaglio, sono introdotte:
Per i prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) o a indicazione geografica tipica (IGP), il disegno di legge introduce nuove misure di controllo, tra le quali:
Il provvedimento legislativo introduce anche ulteriori misure in materia di controlli amministrativi:
Sono inoltre previste sanzioni per i CAA che:
L’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) è designata come autorità competente per la gestione dei rapporti in caso di mancato pagamento delle sanzioni amministrative. AGEA avrà inoltre il compito di ricevere le somme riscosse e di provvedere alla loro successiva destinazione, secondo le disposizioni normative.
È prevista la possibilità, per l’amministrazione competente, di adottare misure cautelari di carattere interdittivo, finalizzate a inibire temporaneamente l’uso illecito della denominazione protetta da parte dei soggetti inadempienti, fino all’adozione del provvedimento definitivo.
Infine, si prevede un riordino complessivo della normativa sulla pesca marittima, volto ad aggiornare e armonizzare il quadro regolatorio, con l’obiettivo di garantire maggiore efficacia nei controlli e nella tutela delle risorse marine.
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