Tra le agevolazioni previste dalla Legge di bilancio 2023 per il sostegno al settore sportivo vi sono quelle rientrate nel Titolo VIII della Legge n. 197 del 29 dicembre 2022, in cui sono raccolte le misure rivolte ai settori del turismo, dello sport, della cultura e dell’informazione.
Nello specifico, si tratta
La Manovra finanziaria per il 2023 ha disposto la proroga, per l’anno 2023, del credito d’imposta per le erogazioni liberali effettuate da privati per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.
L’articolo 1, comma 614, della Legge n. 197/2022, di fatto, quindi, mantiene per tutto il periodo d’imposta 2023 e solo a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa, il cosiddetto “Sport bonus”, disciplinato, in prima battuta, dall’articolo 1, commi da 621 a 626, della Legge n. 145/2018 (Legge di Bilancio 2019).
L’agevolazione viene riproposta nel limite complessivo di 15 milioni di euro e secondo le modalità della citata Legge di bilancio del 2019.
Inoltre, per quanto riguarda l’attuazione delle disposizioni, il comma 614 dispone che si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui al DPCM 30 aprile 2019.
A tal punto, è bene ricordare che la Legge di Bilancio 2019 (articolo 1, commi da 621 a 626, Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha previsto per le erogazioni liberali in denaro effettuate da privati per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche, un credito d’imposta, in misura pari al 65% delle erogazioni effettuate, anche nel caso in cui queste ultime siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari degli impianti medesimi.
Sotto il profilo soggettivo, tale credito d’imposta, ripartito in tre quote annuali di pari importo, è stato riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali, nonché ai soggetti titolari di reddito di impresa. Per le prime due categorie, il credito d’imposta non può eccedere il 20% del reddito imponibile; per la terza, il limite è fissato al 10 per mille dei ricavi annui.
Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, è stabilito che, ferma restando la ripartizione in tre quote annuali di pari importo, il credito d’imposta è fruibile tramite il meccanismo della compensazione e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
La Legge di Bilancio 2019 ha previsto, inoltre, l’inapplicabilità dei limiti all’utilizzo in compensazione di 700 mila euro e di quello annuale di 250 mila euro.
L’agevolazione è stata, poi, prorogata all’annualità 2020 dalla Legge di Bilancio 2020 e, in seguito, anche all’anno 2022 ma limitatamente ai soggetti titolari di reddito d’impresa, in virtù di quanto disposto dall’articolo 1, comma 190, della Legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022).
Al comma 615 della Legge di Bilancio 2023 viene, invece, disciplinato il cosiddetto Bonus sponsorizzazioni sportive, per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 marzo 2023.
ATTENZIONE: Il credito di imposta è pari al 50% dell’investimento pubblicitario effettuato, per un importo massimo di 10.000 euro.
Il tax credit è rivolto ad imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che effettuano spese in campagne pubblicitarie, a favore delle Leghe che organizzano campionati nazionali a squadre nell’ambito delle discipline olimpiche e paralimpiche, ovvero società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro CONI operanti in discipline ammesse ai Giochi olimpici e paralimpici e che svolgono attività sportiva giovanile.
Lo stanziamento riservato al primo trimestre 2023 è pari a 35 milioni di euro, cifra che costituisce il tetto di spesa massimo erogabile.
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