Servizi e operazioni con le carte di pagamento. Novità a vantaggio dei consumatori

Pubblicato il 18 settembre 2017

Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 15 settembre 2017, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di recepimento della direttiva 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetta PSD 2 – Payment Services Directive), nonché di adeguamento delle disposizioni interne al regolamento (UE) n. 751/2015 relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.

La normativa di recepimento

Nel dettaglio – si legge nel testo del comunicato stampa del Consiglio dei ministri - la direttiva 2015/2366 è finalizzata a garantire efficienza, possibilità di scelta e trasparenza nell’offerta di servizi di pagamento, armonizzando il mercato dei pagamenti nell’ambito dell’area dell’Ue, mentre il regolamento è volto ad incrementare la trasparenza, la concorrenza e l’integrazione delle carte di pagamento nel mercato europeo, prevedendo un limite alle commissioni interbancarie applicate sui pagamenti basati su carte di pagamento e dettando requisiti tecnici e regole commerciali uniformi finalizzati all’armonizzazione del settore e a garantire sicurezza, efficienza e competitività dei pagamenti elettronici, in favore di esercenti e consumatori.

Così, si prevede che la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento tramite carta di debito e prepagata non possa essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa. La commissione interbancaria per l’operazione di pagamento tramite carta di credito, invece, non può essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione.

Il decreto

Gli utenti dei servizi di pagamento, grazie alle norme contenute nel decreto, beneficeranno di un regime di responsabilità ridotta in caso di pagamenti non autorizzati attraverso la riduzione, da 150 a 50 euro, della relativa franchigia massima a carico dei medesimi.

A seguire, si segnala la generalizzazione del divieto di applicare un sovrapprezzo per l’utilizzo degli strumenti di pagamento, il cosiddetto divieto di “surcharge”.

Novità anche per quel che concerne le commissioni interbancarie che vengono ridotte al fine di promuovere l’uso delle carte di pagamento.

Si segnala, sul punto, che per le “operazioni nazionali” effettuate tramite queste ultime, i prestatori di servizi saranno tenuti ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro.

Sempre nell’ambito delle sole “operazioni nazionali”, questa volta per tramite di carte di debito, si prevede che, in via transitoria e fino al dicembre 2020, i prestatori di servizi potranno applicare una commissione interbancaria non superiore all’equivalente dello 0,2%, da calcolare sul valore medio annuo di tutte le operazioni nazionali tramite carta di debito all’interno di ciascuno schema di carte di pagamento.

Per finire, viene sancito quali siano le autorità nazionali competenti ad assicurare l’osservanza delle relative disposizioni di attuazione della direttiva e del Regolamento (la Banca d’Italia e, in alcuni casi, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), autorità che potranno irrogare delle sanzioni amministrative pecuniarie la cui entità è stata aggiornata attraverso le nuove disposizioni.

Gli altri decreti di attuazione della Legge di delegazione europea

Nella medesima seduta del 15 settembre, il Consiglio dei ministri ha approvato, oltre a quello appena commentato, altri tre decreti legislativi attuativi della legge di delegazione europea 2015 ed introduttivi di misure di recepimento o adeguamento alla normativa comunitaria.

Si tratta di testi riguardanti disposizioni sull’esportazione di prodotti e di tecnologie a duplice uso e le sanzioni in materia di embarghi commerciali e di esportazione di materiali proliferanti, la cooperazione degli organismi nazionali alla normazione europea e l’indicazione obbligatoria in etichetta dello stabilimento di produzione degli alimenti trasformati preimballati.

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