Senza un’adeguata motivazione il provvedimento che dispone la misura cautelare è nullo
Pubblicato il 09 giugno 2012
Secondo i giudici di Cassazione – sentenza n.
22327 dell’8 giugno 2012 – è da ritenere nullo il provvedimento con cui il Gip, nell’autorizzare la misura cautelare della custodia in carcere di due imputati accusati di traffico di stupefacenti, aveva utilizzato gli stessi passaggi e le stesse clausole di stile a cui aveva fatto ricorso in un altro atto di un diverso procedimento.
La Suprema corte, in particolare, ha sottolineato come, per evitare che il provvedimento venga sanzionato con la nullità, è necessario che lo stesso sia fornito di almeno una motivazione, che sia riconoscibile, cioè, “
un adeguato percorso argomentativo che permetta di rilevare che quel giudice ha compiuto un effettivo vaglio degli elementi di fatto allegati, spiegando quale valenza dimostrativa essi posseggano”.