Senza privilegi le esenzioni per la Chiesa

Pubblicato il 08 luglio 2007

Alcuni esponenti politici italiani hanno avanzato presso formale richiesta di verifica sulle esenzioni Ici relative ai beni della Chiesa Cattolica sulla base della presunta violazione delle norme sulla concorrenza e così la verifica è stata avviata. A tal proposito, l’autore dell’articolo, nel domandarsi a chi farebbe concorrenza e nella considerazione che il principio della concorrenza non vive un momento facile (è stato appena declassato dal Presidente francese Sarkozi), fornisce delucidazioni sul corretto inquadramento costituzionale delle esenzioni in oggetto. In prima battuta si evidenzia che l’esenzione è costituzionalmente legittima se il fine è costituzionalmente degno di tutela, come nel caso della beneficenza, e si chiarisce che per le agevolazioni è trattata alla pari di altre confessioni religiose di altri enti non commerciali.

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