L’Italia corre il rischio di vedersi affibbiare un’ammenda da 300milioni per il mancato recupero degli sgravi contributivi illeciti sui contratti di formazione e lavoro (Cfl) relativi al periodo novembre 1995 - maggio 2001. Una nuova procedura d’infrazione è stata aperta dalla Commissione europea per far luce sulle misure adottate dall’Italia per la restituzione dei citati aiuti di Stato, considerati distorsivi della concorrenza in quanto vedevano tra i beneficiari categorie di lavoratori che non avevano diritto al beneficio. Dopo più di tre anni dalla sentenza della Corte di Giustizia (causa C-99/02) e a più di otto dalla decisione della Commissione è stata, infatti, recuperata solo una piccola parte di quanto doveva essere restituito.
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