La risposta dell’Amministrazione finanziaria, formulata nei primi giorni di dicembre scorso, scioglie i dubbi sulla praticabilità delle operazioni societarie: la scissione per effetto della quale il patrimonio societario scindente viene attribuito, in tutto o in parte, alle società socie della scindente è ammissibile. Sino ai chiarimenti delle Entrate, l’operazione non aveva mai ricevuto un via libera, neppure implicito. L’operazione deve, però, essere supportata da valide ragioni economiche per non cadere nell’ipotesi di elusività. Quindi, essa non dev’essere finalizzata al perseguimento di un indebito risparmio d’imposta.
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