Saluto fascista è reato

Pubblicato il 18 maggio 2016

Fare il saluto fascista allo stadio durante una competizione calcistica, costituisce reato.

Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, prima sezione penale, respingendo il ricorso di alcuni tifosi, imputati per aver fatto il saluto fascista per tutta la durata dell’inno nazionale durante una partita di calcio.

Reato anche senza violenza

Secondo i giudici di legittimità, il saluto fascista o saluto romano costituisce una manifestazione che rimanda all’ideologia fascista ed a valori politici di discriminazione razziale ed intolleranza. In proposito – evidenziano gli ermellini – non è necessario che le manifestazioni siano caratterizzate da violenza, svolgendo la normativa al riguardo (Legge n. 122/1993) una funzione di tutela preventiva.

Condotta da contestualizzare

La Corte sottolinea parimenti come la condotta imputata nel caso di specie, di per sé sola giustificativa della condanna, sia comunque da inserirsi in uno scenario più ampio, ove gli imputati erano  già noti alle forze dell’ordine per far parte di un gruppo di ultras attestato su posizioni politiche di estrema destra.

A tutto ciò occorre aggiungere – evidenzia ancora la Corte Suprema con sentenza n. 20450 del 17 maggio 2016 – che le condotte contestate venivano esternate nel corso di un incontro valido per la partecipazione ai campionati mondiali di calcio, al quale assistevano oltre 20.000 spettatori e trasmesso in televisione. Non risulta dunque fondato l’assunto difensivo volto ad escludere l’elemento soggettivo del contestato reato di cui all'art. 2 comma 1 Legge 122/1993.  

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

IRAP 2025: scadenza, novità e soggetti obbligati

24/04/2025

Decreto bollette, ok del Senato. Novità per le auto aziendali

24/04/2025

Bonus colonnine domestiche, nuova finestra per il contributo su spese 2024

24/04/2025

Reperibilità notturna in sede: è orario di lavoro e va retribuita adeguatamente

24/04/2025

Nuove soglie dimensionali per i bilanci 2024

24/04/2025

Acconti IRPEF 2025, in Gazzetta Ufficiale il decreto correttivo

24/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy