Corte di Cassazione e Procura Generale hanno sottoscritto un protocollo d’intesa concernente l'applicazione del nuovo rito civile di cui al Decreto legge n. 168/2016, convertito con la Legge n. 197/2016.
Il provvedimento in oggetto ha introdotto misure urgenti per la definizione del contenzioso in Cassazione, per l’efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa.
Nel protocollo, viene innanzitutto messa in luce la nuova disposizione processuale contenuta nell’articolo 380-bis.1 del Codice di procedura civile, che disciplina il procedimento per la decisione in camera di consiglio dinanzi alla sezione semplice.
Questa norma, “snodo centrale del nuovo assetto del giudizio in cassazione”, istituisce, come modalità ordinaria di trattazione dei ricorsi in materia civile che non abbiano valenza nomofilattica, la regola del procedimento camerale.
A fronte del nuovo quadro normativo, Corte e Procura rendono noto di essere concordi sulla necessità di apprestare modalità attuative idonee rispetto alle finalità di valorizzazione del ruolo nomofilattico, da un lato, e di snellimento delle forme procedurali, dall’altro.
Entrambi sottolineano, infatti, l'opportunità di stabilire, sin dall’avvio, un programma operativo tale da delineare, attraverso i canali telematici esistenti, un raccordo tempestivo ed efficace tra la fase di ingresso dei ricorsi e la relativa attività di selezione e spoglio d parte della Corte, e l’attività di selezione, valutazione e studio volta alla formulazione delle conclusioni scritte da parte della Procura.
Da qui, l’iniziativa del protocollo d’intesa sulla trattazione dei ricorsi presso le Sezioni civili che, tra le altre previsioni, stabilisce:
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