Parte in modo sperimentale, con riferimento al periodo d’imposta 2016, una procedura di analisi del rischio di evasione per le società di persone e le società di capitali basata sull’utilizzo integrato delle informazioni comunicate dagli operatori all’Archivio dei rapporti finanziari e degli altri elementi presenti in Anagrafe tributaria.
La procedura è definita dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. prot. 197357/2018, che è stato emanato in attuazione delle disposizioni dell’articolo 11 del Dl n. 201 del 2011.
Tale decreto, oltre che introdurre l’obbligo per gli operatori finanziari di comunicare all’Archivio dei rapporti finanziari le movimentazioni che hanno interessato i rapporti finanziari ed ogni altra informazione relativa ai predetti rapporti necessaria ai fini dei controlli fiscali, dispone anche che le informazioni comunicate all’Archivio dei rapporti finanziari possano essere utilizzate dall’Agenzia delle Entrate per le analisi del rischio di evasione.
Di qui, la procedura sperimentale messa in atto dall’Amministrazione finanziaria proprio per individuare le società di persone e le società di capitali incoerenti rispetto all’anno d’imposta 2018 e, quindi, a rischio di evasione.
Tramite la procedura sperimentale di analisi del rischio di evasione, l’Agenzia ha analizzato in modo integrato le informazioni comunicate dagli operatori all’Archivio dei rapporti finanziari e gli altri elementi presenti in Anagrafe tributaria.
Sono, così, state individuate le società di persone e le società di capitali per le quali, pur risultando sui conti correnti movimenti in accredito secondo le informazioni comunicate all’Archivio dei rapporti finanziari:
è stata omessa la presentazione della dichiarazione ai fini delle imposte dirette ed ai fini IVA per l’anno 2016;
o se presentata, non riporta i dati contabili significativi.
La procedura di selezione, di cui al nuovo provvedimento agenziale n. prot. 197357 del 31 agosto 2018, appare molto semplice e in grado di individuare i contribuenti potenzialmente selezionabili per effettuare le ordinarie attività di controllo.
Tale procedura demanda la valutazione dell'opportunità di avviare le suddette attività alle direzioni provinciali competenti, cui vengono trasmesse le posizioni selezionate.
La procedura di analisi del rischio si articola nei seguenti passaggi:
la Divisione contribuenti trasmette alle Direzioni regionali e provinciali l'elenco dei contribuenti da sottoporre a controllo;
per ogni posizione segnalata, è comunicata l’informazione sulla numerosità dei conti e sul totale di saldi e movimenti dei rapporti finanziari e gli elementi significativi in Anagrafe tributaria;
le Direzioni provinciali valutano le posizioni comunicate ai fini dell’attività di controllo e comunicano gli esiti delle attività svolte mediante la compilazione di una scheda di feedback, resa disponibile attraverso un apposito applicativo informatico.
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