Gli operatori non residenti in Gran Bretagna sono chiamati a trasmettere le istanze per il rimborso dell’Iva pagata in UK entro il 31 marzo prossimo.
La scadenza, rispetto al termine ordinario, è più ravvicinata: 31 marzo invece che 30 settembre.
L’adempimento si evince dall’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione europea, pubblicato nella GUUE del 12 novembre 2019: questo, all’articolo 51, paragrafo 3, prevede una deroga alla direttiva 2008/9/CE per cui le domande di rimborso relative all'Iva pagata in uno Stato membro da un soggetto passivo stabilito nel Regno Unito, o pagata nel Regno Unito da un soggetto passivo stabilito in uno Stato membro sono presentate entro il 31 marzo 2021, secondo le regole fissate da detta direttiva.
Come avviene il rimborso - Il rimborso dell’imposta spetta, ai soggetti passivi non stabiliti nel Regno Unito, se nel 2020:
Gli operatori Iva con residenza in Italia devono attenersi, per ottenere il rimborso, all’articolo 38bis1, DPR n. 633/1972: è necessario inviare l'istanza all'Agenzia delle Entrate tramite gli appositi servizi telematici.
E’ considerata tardiva l’istanza inoltrata nei cinque giorni successivi alla data del 31 marzo.
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