Rilievo preminente alla causa reale del negozio e all'intenzione effettiva dei contraenti

Pubblicato il 19 dicembre 2013 Con la sentenza n. 28259 del 18 dicembre 2013, la Corte di cassazione ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano ritenuto legittimo che l'amministrazione finanziaria avesse provveduto a recuperare, a carico di una società, le maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali, dovute nell'ambito di un'operazione in cui la contribuente aveva provveduto a deliberare un aumento di capitale sociale mediante conferimento di rami d'azienda; secondo il Fisco, in particolare, i vari conferimenti celavano, in realtà, solo una cessione in senso stretto.

Con riguardo all'interpretazione, ai fini fiscali, di un atto negoziale - precisa la Suprema corte -  occorre dare primaria importanza agli effetti dell'accordo fra i contraenti; ciò che rileva, ossia, è l'intrinseca natura e gli effetti giuridici degli atti stessi, al di là del titolo e della forma apparente.

Il rilievo preminente, infatti, va dato alla causa reale del negozio e alla regolamentazione degli interessi effettivamente perseguita dai contraenti.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Ricerca & sviluppo, dalle linee guida la conferma al Manuale di Frascati

26/09/2024

SOLIMARE: domanda su OMNIA IS per l'assegno di integrazione salariale

25/09/2024

Recepimento Direttiva CSRD. Nasce la figura del revisore di sostenibilità

25/09/2024

Cooperative compliance: in vigore le regole per il ravvedimento guidato

25/09/2024

Pensione anticipata: non più necessari 35 anni di contribuzione effettiva

25/09/2024

Decreto Omnibus: ravvedimento per anni pregressi con adesione al Cpb

25/09/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy