Il Ddl di delega per la riforma fiscale ha ricevuto, ieri 12 luglio 2023, l’approvazione dall’Aula della Camera; ora il provvedimento passa all’esame del Senato.
Durante la discussione, è stato presentato – poi approvato – un ordine del giorno che considera l’opportunità di concedere anche quest’anno la proroga al 21 agosto del termine per i versamenti delle imposte con la maggiorazione dello 0,40%.
Al momento, la normativa prevede il rinvio del termine dal 30 giugno al 20 luglio; aggiungendo la maggiorazione dello 0,40% (dal 21 luglio) si può adempiere fino al 31 luglio.
La proposta è stata accolta con favore da tutti i professionisti alle prese con le varie scadenze fiscali del momento, vista anche la difficoltà derivante dal ritardo con cui l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato i software ai fini dell’aggiornamento dei processi necessari per l’applicazione degli Isa.
Alla base della decisione c’è, leit motiv che comunque connota tutto il cammino della legge delega, il problema della cassa statale. Vedremo come si potrà arrivare ad una soluzione.
Per quanto riguarda i contenuti della delega di riforma fiscale, un argomento importante è quello della riduzione dell’Ires.
Infatti, al fine di favorire la competitività delle imprese e aumentare l’attrattività del sistema da parte degli investitori esteri, è prevista per le imprese una riduzione dell’Ires (mini Ires) nel caso in cui si impieghi il reddito prodotto:
L’agevolazione non opera qualora l’impiego del reddito sia destinato a finalità estranee all’esercizio dell’attività d’impresa.
Ma questa non rappresenta l’unica novità: in alternativa a tale riduzione, le imprese possono:
Per il resto, sono stati confermati i precedenti passaggi della delega fiscale.
Partite Iva con acconti a rate - I contribuenti Iva soggetti alle pagelle fiscali (ISA) potranno versare gli acconti di novembre a rate.
Tredicesime e premi produttività – Introduzione di una tassa piatta – imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali – su:
Residenza fiscale – Al fine di revisionare la disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche, delle società e degli enti diversi dalle società, si terranno in considerazione le prestazioni lavorative eseguite in modalità agile. Dunque, nella riforma di tale ambito, anche in coerenza con le convenzioni con altri Paesi, il concetto di residenza fiscale dovrà essere valutato tenendo conto del sempre maggior utilizzo dello smart working per l'esecuzione delle attività lavorative.
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