L’ultimo Studio del Notariato, n. 118-2018/T, è dedicato al tema “Evoluzioni giurisprudenziali in tema di tassazione ai fini del registro del riconoscimento del debito”.
Nel testo, viene approfondita la posizione della giurisprudenza di legittimità per quanto riguarda di tassazione del riconoscimento del debito ai fini del registro.
In particolare, viene esaminata la recente evoluzione ermeneutica di cui all’ordinanza n. 481/2018, una pronuncia definita “breve e (solo) apparentemente di scarso rilievo”.
In questa, la Corte di cassazione, dopo aver qualificato la ricognizione del debito alla stregua di “una mera dichiarazione di scienza in relazione alla sussistenza di un rapporto preesistente nascente da pregressi contratti stipulati tra le parti, per cui la medesima non ha creato una nuova obbligazione”, ha affermato l’applicabilità alla medesima dell’art. 4 della Tariffa, Parte seconda del DPR n. 131/86 concernente le scritture private non autenticate non aventi per oggetto prestazioni a contenuto patrimoniale, soggiacenti all’imposizione in solo caso d’uso e comunque in misura fissa.
Nell’ordinanza, ovvero, viene preso atto che l’articolo 1988 del Codice civile non definisce l’istituto, ma ne disciplina solo gli effetti sul piano processuale. Così, dal riconoscimento della natura di dichiarazione di scienza viene fatta discendere l’applicazione dell’art. 4 della Tariffa citato.
Secondo l’autore, infatti, gli atti con effetti dichiarativi, come il riconoscimento del debito, non determinano alcuna variazione patrimoniale che ne giustifichi la tassazione in misura proporzionale.
Per finire, nell’elaborato viene tratta un’ulteriore e interessante conclusione: la tassazione in misura fissa può applicarsi anche al di fuori delle casistiche rientranti nell’ambito applicativo del principio di alternatività Iva/registro, comprese le ipotesi particolari come quelle dei riconoscimenti di debito nell’ambito degli accordi di ristrutturazione in esecuzione degli strumenti di composizione della crisi d’impresa.
Lo Studio è stato approvato dalla Commissione Studi Tributari il 12 ottobre 2018 ed è stato pubblicato sul sito del Consiglio Nazionale del Notariato il 13 dicembre 2018.
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