È stato pubblicato sul sito dell’INAIL il nuovo video tutorial che spiega tutte le novità previste dalla revisione delle tariffe dei premi assicurativi. Il tutorial descrive le principali novità introdotte dal decreto interministeriale sulle tariffe dei premi Inail per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Le nuove tariffe, operative dal 1° gennaio 2019, sostituiscono quelle previste dal D.M. 12.12.2000 e devono essere riviste alla fine del triennio 2019-2021. Sono previsti tassi di tariffa specifici per i quattro settori principali: industria, artigianato, terziario e altre attività. Ogni gestione è ripartita in 10 grandi gruppi aggregati in comparti produttivi omogenei.
La revisione, in particolare, ha riguardato l’aggiornamento del nomenclatore, il ricalcolo dei tassi medi e il meccanismo di oscillazione del tasso per andamento infortunistico. Ecco le principali novità.
Nella nuova formulazione il nomenclatore tariffario, che attribuisce ai vari tipi di attività tassi differenziati in funzione dello specifico rischio lavorativo, è stato reso più aderente agli attuali fattori di rischio, ridefinendo lavorazioni già previste dalle tariffe precedenti, istituendo nuove voci di tariffa relative a lavorazioni ancora in fase di sviluppo e a nuove modalità organizzative del lavoro, e introducendo cicli tecnologici che si sono diffusi nell’ultimo ventennio ma che non esistevano ancora all’epoca dell’ultima revisione.
Le voci sono passate da 739 a meno di 595. È stata introdotta, per esempio, una nuova voce di tariffa per le attività legate alla produzione di nano materiali, un settore di produzione che si è sviluppato solo negli ultimi anni e per il quale è prevista una crescita anche nel prossimo futuro.
Altre novità rilevanti riguardano l’esplicitazione all’interno del nomenclatore dell’intero ciclo dei rifiuti e la previsione delle attività di consegna merci svolte in ambito urbano dai cosiddetti rider, con l’ausilio di veicoli a due ruote o assimilabili.
Inoltre, il lavoro preliminare svolto dall’INAIL sulle voci di tariffa esistenti ha permesso di eliminare quelle obsolete, perché relative a un contesto produttivo ormai superato, operando allo stesso tempo una ridefinizione del nomenclatore per adeguarlo ai nuovi rischi lavorativi e ai relativi andamenti infortunistici, anche con l’obiettivo di semplificare gli aspetti gestionali del rapporto assicurativo.
Per la determinazione dei tassi medi nazionali sono stati presi in considerazione i dati relativi all’andamento infortunistico e tecnopatico nel triennio 2013-2015 (quelli precedenti facevano riferimento al triennio 1995-1997) e le retribuzioni soggette a contribuzione di competenza nello stesso periodo.
Il risultato è la diminuzione del 32,72% dei tassi medi per le aziende – dal 26,53 per mille del 2000 al 17,85 per mille – mentre il taglio complessivo dell’onere finanziario per l’assicurazione che grava sulle imprese sale di circa 500 milioni fino a 1,7 miliardi di euro.
I nuovi tassi di premio, il cui valore è stato determinato dalla rischiosità in termini di oneri assicurativi, non superano mai quelli previsti dalla tariffa 2000, mentre in alcuni casi risultano inferiori anche di oltre il 50%. Inoltre, anche per le lavorazioni più rischiose sono stati mantenuti entro il 110 per mille, rispetto al 130 per mille della tariffa del 2000.
Le nuove modalità di applicazione dell’oscillazione del tasso per andamento infortunistico è basato sulla gravità degli eventi lesivi e non più soltanto sugli oneri sostenuti dall’Istituto per indennizzarli.
Dal calcolo della gravità degli eventi continuano invece a essere esclusi gli infortuni in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.
È stata inoltre confermata la riduzione del premio per gli interventi di prevenzione, volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza in ambito aziendale, così come l’impegno per il sostegno dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsti dal decreto legislativo 81/2008, in linea con le risorse mediamente erogate nell’ultimo quinquennio.
Oltre alla riduzione del costo del lavoro, la revisione delle tariffe ha consentito di introdurre importanti novità sul fronte delle prestazioni, con un complessivo miglioramento del livello delle tutele erogate agli infortunati e ai malati professionali, quantificabili in circa 110 milioni all’anno.
L’assegno una tantum erogato dall’Inail ai familiari dei lavoratori deceduti sul lavoro, inoltre, è stato aumentato da 2.160 a 10.000 euro, mentre l’aggiornamento della “Tabella di indennizzo danno biologico” determina un miglioramento del livello delle prestazioni economiche in caso di infortuni con invalidità permanente dal 6 al 15%, quantificabile in circa 100 milioni annui a favore di malati e infortunati.
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