Revisione Direttiva risparmio. Accordo del vertice Ue
Pubblicato il 21 marzo 2014
Finalmente dopo una lunga attesa causata dai veti di Austria e Lussemburgo, i 28 paesi della Ue hanno
firmato l’accordo per rinnovare la direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio, la n.
2003/48/Ce, entrata in vigore il 1° luglio del 2005. Le nuove regole sono ora all’esame del Consiglio europeo.
Addio al segreto bancario
Dopo sei anni di lunghe trattative si potrà ora porre fine al
segreto bancario.
L’accordo, che ha la finalità di potenziare gli strumenti in dotazione agli Stati membri per
combattere l’evasione fiscale, muove dal potenziamento della trasparenza delle operazioni bancarie effettuate nell’ambito dell’Unione, prevedendo lo
scambio automatico di informazioni tra le Autorità di vigilanza fiscale sulle movimentazioni di denaro effettuate tra di essi e soprattutto su quelle derivanti da trust e fondazioni. Nello specifico, banche, intermediari e assicurazioni saranno tenuti a scambiarsi il valore degli interessi, dei dividendi, dei saldi dei conti correnti e dei proventi derivanti da prodotti assicurativi e asset finanziari.
Direttiva risparmio
Le modifiche da apportare alla direttiva 2003/48/Ce hanno come obbiettivo quello di aumentare il perimetro della tassazione del risparmio dei non residenti per tener conto non solo del reddito prodotto da un conto bancario, ma, per esempio, anche di quello derivante dai contratti di assicurazione oppure dai fondi di investimento. Con l’obbligo dello scambio automatico di informazioni, i pagamenti di interessi corrisposti in uno Stato membro ai residenti di altri Stati membri dovranno essere tassati in conformità con le leggi interne dello Stato di residenza fiscale.