La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, con approfondimento n. 3 del 21 marzo 2017 ha affrontato la questione relativa alla responsabilità solidale negli appalti, come modificata dal 17 marzo 2017 dall’entrata in vigore del D.L. n. 25/217.
Infatti, come chiarisce la Fondazione, con il citato Decreto è stato cancellato il beneficio della preventiva escussione ed eliminata la facoltà per le parti sociali di modificare le regole della solidarietà passiva.
Alla luce delle abrogazioni apportate all’art. 29, D.Lgs. n. 276/2003, il committente può essere aggredito anche prima dell’appaltatore, dovendo pagare direttamente al lavoratore tutti i crediti, salvo il diritto di agire per ottenere il rimborso dall’appaltatore di quanto pagato.
Evidenzia l’approfondimento n. 3/2017 che l’altra disposizione abrogata dal 17 marzo è quella che consentiva ai contratti collettivi di regolare il regime di solidarietà tra committente e appaltatore in maniera diversa da quanto stabilito dalla norma di legge.
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