Dopo la sospensione temporanea indetta l’1 aprile scorso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’INPS ha comunicato di aver reso disponibile sul proprio portale telematico i moduli di richiesta del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza aggiornati alle ultime novità normative. La nuova versione tiene conto delle modifiche apportate dagli emendamenti in sede di conversione in legge del D.L. n. 4/2019 (c.d. “Decretone”).
In particolare, i moduli aggiornati dall’INPS sono:
Ognuno dei tre modelli può essere scaricato o compilato online sul sito dell’Istituto Previdenziale.
L’aggiornamento dei moduli, come anticipato, si è reso necessario per via delle novità legislative apportate al testo originario del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza, contenuto nel D.L. n. 4/2019. Grazie alla tempestiva revisione da parte dell’INPS, i moduli tengono ora conto anche:
Per i primi, gli emendamenti hanno aumentato la soglia del patrimonio mobiliare da 5.000 a 7.500 euro per ciascun componente con disabilità grave. Inoltre, è stata notevolmente alleggerita anche l’accettazione dell’offerta congrua di lavoro per i familiari con disabili. Questi ultimi, infatti, sono ora tenuti ad accettare l’offerta di lavoro soltanto entro i primi 100 km dalla loro residenza (prima erano 250km). È stata ritoccata anche la c.d. “scala di equivalenza”, che consente ai nuclei con familiari disabili a carico di avere circa 50 euro in più di beneficio mensile. Infatti, è elevato il valore massimo della scala di equivalenza, che passa da 2,1 a 2,2, nel caso in cui nel nucleo siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza, come definita ai fini ISEE.
Per gli stranieri provenienti da Paesi extra UE, invece, è stato imposto l’obbligo di presentare apposita documentazione che attesti la composizione del nucleo familiare. A tal fine, ai cittadini di Paesi non appartenenti all'Unione Europea è richiesto l’obbligo di produrre apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'autorità consolare del nostro Paese.
Altra modifica di cui ha tenuto conto l’aggiornamento dei moduli, riguarda la possibilità di cumulare il sussidio con lo svolgimento di un’attività lavorativa autonoma o di lavoro dipendente, purché il reddito da esse prodotto sia inferiore al limite imponibile ai fini Irpef.
Inoltre è stato precluso l’accesso al sussidio per coloro che, pur essendo in possesso degli altri requisiti, siano indagati, imputati o condannati in via definitiva per mafia o terrorismo.
Infine, si ricorda che le domande possono essere presentate utilizzando uno dei seguenti canali:
I nuovi moduli sono utilizzabili dal 6 aprile 2019, vale a dire quando si aprirà la nuova finestra per l’invio delle domande.
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