La domanda per richiedere il Reddito di Cittadinanza (RdC), istituito dal cd. “Decretone” (D.L. n. 4/2019, convertito con modificazioni in L. n. 26/2019), può essere inoltrata anche sul sito INPS. Il nuovo canale di presentazione si è reso necessario al fine di limitare gli spostamenti delle persone e fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria da Coronavirus. Il servizio telematico, in particolare, è raggiungibile nella sezione “reddito di cittadinanza/pensione di cittadinanza”, previo possesso di PIN dispositivo, SPID, Carta Nazionale dei Servizi oppure Carta di Identità Elettronica.
A comunicarlo è l’INPS, con il messaggio n. 1681 del 20 aprile 2020, specificando che la nuova funzionalità vale anche per la Pensione di Cittadinanza.
Come stabilito dall’art. 5 del menzionato decreto legge, le domande di Reddito e Pensione di Cittadinanza (Rdc/Pdc) sono presentate:
Si ricorda, al riguardo, che il richiedente la prestazione – ai fini della validità della presentazione della domanda – dovrà essere in possesso di una attestazione ISEE valida o comunque dovrà avere presentato la Dichiarazione sostitutiva unica al momento della presentazione della domanda di Reddito di Cittadinanza.
Con la nota n. 3825/2020, il Ministero del Lavoro ha chiarito che i soggetti i quali già percepiscono la quota destinata a coprire (fino a 280 euro) il costo di locazione, possono chiedere e ottenere anche eventuali contributi all'affitto erogati da comuni e regioni.
Si rammenta che il RdC, oltre a integrare il reddito familiare, eroga anche una quota a sostenere il costo dell’affitto. Quindi, alle sole famiglie non proprietarie della casa di abitazione è previsto un canone annuo fino ad un massimo di 280 euro mensili. In alternativa, nel caso di famiglie con abitazione propria per la quale sia stato contratto mutuo per la costruzione o per l'acquisto, la seconda quota è pari alla rata del mutuo fino a un importo massimo di 150 euro mensili.
Per il Ministero del Lavoro le due misure a sostegno delle famiglie per il pagamento di canoni di locazione (contributi degli enti territoriali e quota RdC) sono compatibili. Il diritto all'abitazione, si legge nella nota ministeriale, rientra nel novero dei diritti sociali fondamentali che, come affermato dalla Corte Costituzionale, “rientra tra i requisiti essenziali caratterizzanti la socialità cui si conforma lo stato democratico voluto dalla Costituzione”.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".