Recupero crediti. Siglato l’accordo per disciplinare i collaboratori a progetto
Pubblicato il 06 dicembre 2012
Siglato, il 3 dicembre 2012, a Roma, tra l’Unione nazionale imprese a tutela del credito e i sindacati Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs-Uil, un
protocollo d’intesa per regolare l’applicazione dei co.co.pro. nel settore del recupero stragiudiziale dei crediti.
Il protocollo nazionale di intesa, il primo dopo l'entrata in vigore della Riforma Fornero, oltre a
disciplinare l'applicazione delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto nel settore del recupero crediti, impegna contestualmente le parti ad avviare un confronto finalizzato all'adesione al Ccnl Studi Professionali.
Aziende e sindacati, infatti, si sono impegnati ad avviare un confronto volto ad inserire i servizi di tutela del credito, entro 12 mesi dalla stipula del protocollo, nella V area del Contratto collettivo nazionale degli Studi Professionali, che disciplinerà le nuove professioni ''non ordinistiche'' e, di conseguenza, potrebbe riguardare anche le condizioni dei dipendenti e recuperatori domiciliari del settore credito.
L’accordo raggiunto si pone come obiettivi quello di fissare in maniera rigorosa i compiti che i collaboratori devono svolgere, i livelli retributivi minimi garantiti, le condizioni riguardanti l’assistenza sanitaria integrativa e l’accesso alla formazione.
Il protocollo, nell’intento di regolare l’utilizzo dello strumento della collaborazione coordinata continuativa, dopo le modifiche apportate al Dlgs n.
276/2003 dalla legge n.
92/2012, prevede che possano essere collaboratori a progetto solo gli operatori attivi in modalità outbound, a condizione che questi svolgano la propria attività autodeterminando il ritmo e il tempo di lavoro, in piena autonomia, oltre che operino secondo progetti legati “
alla specifica attività del collaboratore riconoscibile, misurabile e contenente la definizione dei risultati attesi e delle modalità di misurazione degli stessi”.