Relazione dell’Ufficio del Massimario di Cassazione sulle novità normative introdotte, in ambito penale, dalla Legge n. 157/2019 di conversione del DL fiscale n. 124/2019.
Il recente Decreto fiscale ha modificato il testo del D. Lgs. n. 74/2000 sui reati in materia di imposte dei redditi e sul valore aggiunto, a distanza di quasi 5 anni dalla precedente riforma di cui al D. Lgs. n. 158/2015.
L’intervento ha avuto come obiettivo l’inasprimento della risposta penale all’illecito fiscale, con potenziamento degli strumenti cautelari reali a tal fine utilizzabili.
E’, in particolare, l’articolo 39 del Decreto n. 124/2019 ad aver:
Novità, queste, efficaci a partire dalla data di pubblicazione della Legge di conversione in GU, intervenuta il 24 dicembre 2019, con la precisazione che le disposizioni concernenti l’estensione ai reati tributari della confisca allargata sono applicabili solo con riferimento alle condotte poste in essere successivamente alla data di entrata in vigore della Legge di conversione.
E’ quanto ricordato nella premessa della Relazione n. 3 del 9 gennaio 2020 dell’Ufficio del Massimario di Cassazione, pubblicata nel sito ufficiale della Suprema corte il 13 gennaio 2020.
Nelle 40 pagine dell'articolato vengono esaminate, nel dettaglio, tutte le novità che hanno interessato i reati tributari, quali il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti o mediante altri artifici, i delitti di dichiarazione infedele, di omessa dichiarazione, di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, di occultamento o distruzione di documenti contabili.
Analizzate, nel compendio, anche le nuove previsioni che hanno interessato l’estensione della confisca in casi particolari a reati tributari e della causa di non punibilità di cui all’articolo 13 D.Lgs. n 74/2000 nonché, per finire, l’ampliamento del catalogo dei reati presupposto della responsabilità amministrativa per illeciti amministrativi dipendenti da reato ex Decreto 231.
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