Razionalizzazione dei riti civili

Pubblicato il 30 agosto 2011 Nel corso della prossima seduta del Consiglio dei ministri del 2 settembre, verrà esaminato, al fine dell'approvazione definitiva, il nuovo Decreto legislativo sulla semplificazione del processo civile, attuativo della legge delega 69 del 2009, e già approvato dal Governo lo scorso giugno.

Il progetto di razionalizzazione è volto alla semplificazione dei vari modelli attualmente presenti i quali verranno ricondotti a tre fondamentali: quello ordinario di cognizione, quello sommario e quello del lavoro.

In particolare, saranno soggette al rito delle cause di lavoro le procedure di opposizione alle multe, le controversie agrarie e per i processi sugli aiuti di stato, le liti sulle sanzioni amministrative inflitte per le trasgressioni alla legge sugli stupefacenti e per le controversie sugli aiuti alle vittime del terrorismo, e le opposizioni ai provvedimenti del Garante della privacy.

Il rito sommario di cognizione sarà, invece, da applicare con riferimento alle cause sugli onorari forensi, alle opposizioni ai decreti di pagamento delle spese di giustizia, alle controversie sugli allontanamenti dei cittadini Ue e sulle espulsioni degli extracomunitari, ai procedimenti per il riconoscimento dello status di rifugiato e per il ricongiungimento dei familiari, alle opposizioni alle decisioni di convalida dei trattamenti sanitari obbligatori, alle cause in materia elettorale, alle liti sulle misure disciplinari a carico dei notai, alle opposizioni alla riabilitazione del debitore protestato, alle cause sul risarcimento danni per le intercettazioni telefoniche e quelle sulla discriminazione.

Infine, il rito ordinario verrà applicato ai processi di opposizione contro le ingiunzioni fiscali, attraverso cui gli enti pubblici riscuotono coattivamente tributi e altre entrate e per impugnare l'indennità di esproprio.
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