Il sistema di gestione delle domande di incentivo per chi rinuncia a Quota 103 è stato implementato: lo rende noto l’Inps con il messaggio n. 2426 del 28 giugno 2023.
Vediamo di che si tratta, dopo una breve panoramica sull’istituto in oggetto.
Dal 1° gennaio 2023, a norma dell’art. 1, commi 286 e 287, della legge di Bilancio 2023 il lavoratore in possesso dei requisiti per accedere a Quota 103 (età anagrafica di almeno 62 anni e anzianità contributiva di almeno 41) può scegliere di proseguire l’attività lavorativa e rinunciare all’accredito dei contributi Ivs a proprio carico, ottenendo in busta paga l’importo dei contributi non versati quale incentivo al posticipo del pensionamento.
Dopo il compimento delle necessarie formalità, per i cui dettagli si veda “Quota 103: bonus per chi resta a lavoro con nuovi adempimenti per il datore di lavoro”, il datore di lavoro non corrisponde quindi all’Inps la quota a carico del lavoratore dalla prima decorrenza utile per l’accesso a Quota 103 versando i contributi nella busta paga del lavoratore e procedendo all'eventuale recupero a conguaglio delle contribuzioni pensionistiche già versate.
NOTA BENE: la rinuncia all'accredito contributivo riguarda esclusivamente i contributi pensionistici dovuti in relazione ai periodi di lavoro effettuati dopo la maturazione dei requisiti per l'accesso a Quota 103, può essere esercitata una sola volta ed è revocabile.
Le domande di rinuncia a Quota 103 possono essere presentate:
L’istanza è individuata dal nuovo prodotto “Verifica del requisito per l’accesso all’incentivo al posticipo del pensionamento (legge di bilancio 2023)”
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