I bonus per ristrutturare la casa sono ormai presenti nelle dichiarazioni dei redditi di una quota consistente di contribuenti, in particolare i bonus per le ristrutturazioni assieme al risparmio energetico hanno attivato numerosi investimenti sulla casa determinando anche un impatto positivo sul valore degli immobili.
Relativamente alla detrazione del 50% sul recupero edilizio, che la Legge di Bilancio per il 2019 ha riconfermato fino a tutto il 2019, questa permetterà di portare in detrazione interessanti somme (che comunque dipendono dall’entità dei lavori) dall’Irpef annua per le persone fisiche, per dieci anni, a partire dalla dichiarazione dei redditi 2020 per lavori effettuati quest’anno.
Per massimizzare le agevolazioni è innanzitutto necessario avere le idee chiare sull’uso dell’abitazione oggetto dei lavori e sulla finalità dell’operazione.
La scelta cambia a seconda che si vada ad intervenire sull’abitazione principale, su una seconda casa o su un appartamento da affittare.
È importante stimare i tempi dell’investimento, perché in questo modo si riesce a determinare con precisione qual è la spesa sostenibile, quali detrazioni matureranno e in quali anni d’imposta (considerando che i bonus si spalmano lungo un periodo di 10 anni).
Si dovrà verificare che il proprio reddito sia “capiente” rispetto alle detrazioni. Ricordiamo che gli sconti fiscali vanno, infatti, a ridurre l’Irpef da pagare ogni anno e se l’imposta non è sufficiente ad accogliere la rata del bonus, quest’ultima va persa e non è possibile recuperarla.
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