Con il messaggio 6 settembre 2022, n. 3287, l’Istituto Previdenziale comunica che sono stati prorogati gli incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa relativi all’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 in favore dei lavoratori sanitari in quiescenza.
Con la legge 19 maggio 2022, n. 52 di conversione, con modificazioni, del decreto legge 24 marzo 2022, n. 24, è stata prorogata - fino al 31 dicembre 2023 - la possibilità di conferire incarichi di lavoro autonomo, di collaborazione coordinata e continuativa, a dirigenti medici, veterinari e sanitari, ovvero al personale del ruolo sanitario del comparto sanità, collocati in quiescenza, anche se non iscritti al competente albo professionale a seguito del collocamento a riposo, nonché agli operatori socio-sanitari collocati in quiescenza, di cui al comma 5 dell’articolo 2-bis del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18.
Si rammenta che non è previsto alcun divieto al cumulo tra reddito derivante dall’incarico e dalla pensione, ad eccezione dei trattamenti pensionistici dei lavoratori c.d. precoci, e che la cumulabilità è estesa anche ai titolari di “quota 100”.
L’istituto previdenziale, per ulteriori indicazioni, rimanda alle istruzioni fornite con le circolari n. 74/2020, n. 70/2021, n. 172/2021 e con il messaggio n. 298/2022.
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