Progetti di ricerca industriale, apertura sportello per le imprese del Mezzogiorno

Pubblicato il 20 maggio 2024

Sono stati fissati i termini di apertura e le modalità di presentazione delle domande riguardanti i progetti di ricerca e sviluppo sperimentale delle imprese localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, coerenti con la “Strategia nazionale di Specializzazione intelligente”.

Lo si apprende dalla news del 17 maggio 2024 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha attuato il decreto del 14 settembre 2023.

Il provvedimento 14 settembre 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 3 novembre 2023 e regola le procedure per la concessione ed erogazione di agevolazioni, in forma di contributi alla spesa e finanziamenti agevolati, per il sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo, coerenti con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero finalizzati a individuare traiettorie tecnologiche e applicative evolutive della stessa.

Il provvedimento ministeriale sblocca 500 milioni di euro per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo, da realizzare nei territori delle Regioni meno sviluppate.

Apertura sportello: Le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e di ricerca potranno presentare istanza per l’accesso agli incentivi allo sportello online di Mediocredito centrale, gestore della misura per conto del Ministero, dal giorno 10 luglio 2024.

Dal 25 giugno 2024 i soggetti interessati potranno precompilare le domande tramite la procedura informatica disponibile al link https://fondocrescitasostenibile.mcc.it.

Risorse finanziarie

Nello specifico il decreto ministeriale mette a disposizione per l’agevolazione dei progetti risorse finanziare così ripartite:

Chi sono i beneficiari degli aiuti ministeriali?

In base all’articolo 3 del provvedimento del MIMIT, possono beneficiare degli aiuti le imprese industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi, agricole e i centri di ricerca.

I soggetti suddetti possono presentare progetti, anche congiuntamente tra loro, che prevedano:

    a) un numero massimo di 5 imprese comprendenti il capofila e i co-proponenti, fermo restando un importo progettuale a carico di ciascuna impresa di valore non inferiore a euro 3.000.000,00;

    b) il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato.

I soggetti beneficiari degli aiuti devono avere, al momento della presentazione della domanda, una serie di requisiti:

Cosa finanzia l’intervento?

L’intervento sostiene progetti di ricerca e sviluppo coerenti con le aree tematiche della SNSI, con particolare riguardo allo sviluppo delle seguenti specifiche tecnologie abilitanti fondamentali:

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.

I progetti ammissibili inoltre devono:

Sono ammesse al finanziamento le spese e i costi delle imprese beneficiarie relativi a: 

Che tipo di agevolazioni?

Sono concedibili, in concorso tra loro:

I Contributi diretti alla spesa sono concessi con le seguenti percentuali:

- 1) realizzato interamente nelle regioni meno sviluppate;

- 2) realizzato nell'ambito di un progetto congiunto;

- 2.1) realizzato congiuntamente tra più imprese tra loro indipendenti;

- 2.2) in cui ciascuna impresa non sostenga da sola più del 70% dei costi e in cui sia presente almeno una pmi;

- 3) che preveda un'ampia diffusione dei risultati attraverso conferenze, pubblicazioni, ecc.;

- 4) che preveda l'impegno a rendere disponibili i risultati dell'attività di ricerca.

I Finanziamenti agevolati a valere sulle risorse del FRI, invece, sono concessi per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50 per cento, con associato un finanziamento bancario di importo non inferiore al 20 per cento delle spese ammesse. In caso di accesso da parte delle piccole e medie imprese alla maggiorazione del contributo alla spesa del 10 per cento, il finanziamento agevolato è concedibile in misura pari al 40 per cento delle spese e dei costi ammissibili.

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