Dal 1° gennaio 2023, anche per i giudizi civili di Cassazione, è obbligatorio, per i difensori e i soggetti nominati o delegati dall'autorità giudiziaria, il deposito degli atti processuali e dei documenti, compresa la nota di iscrizione a ruolo, con modalità esclusivamente telematica.
Si tratta di prescrizione da intendersi a pena di inammissibilità, tenuto conto che "le eccezioni a tale principio sono rigorose e tassative, legate essenzialmente al mancato funzionamento dei sistemi informatici del dominio giustizia".
E' quanto rammentato dal Primo presidente della Corte di cassazione, Pietro Curzio, in una nota del 6 febbraio 2023, per quel che concerne l'obbligo di deposito telematico degli atti introduttivi del giudizio, esteso, dalla riforma Cartabia del processo civile, anche nei procedimenti in Cassazione.
Nel dettaglio, è l'articolo 35, comma 2 del D. Lgs. n. 149/2022, come modificato dalla Legge n. 197/2022 (Legge di bilancio 2023), a prevedere che, fra le altre, le norme contenute nel titolo V ter delle disposizioni di attuazione del Codice di procedura civile si applichino anche alla Corte di cassazione, dal 1° gennaio 2023.
E tra le disposizioni in vigore da tale data riveste sicuramente importanza l'art. 196-quater delle disposizioni di attuazione, appunto sull'obbligatorietà del deposito telematico di atti e di provvedimenti.
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