Procede l’alleanza Fisco-Comuni sul fronte dell’ ”anti-evasione concordata”

Pubblicato il 28 febbraio 2012 I sindaci coinvolti in prima persona nella lotta all’evasione fiscale, avranno il compito di indagare in tutte quelle attività (dal commercio all’urbanistica, all’edilizia, agli immobili) che nascondono il dubbio di qualche irregolarità per quel che riguarda il versamento di contributi fiscali, previdenziali e assistenziali.

La segnalazione dello svolgimento di attività senza partita Iva, dell'affissione di pubblicità abusiva, delle operazioni di abusivismo edilizio oppure di immobili non dichiarati e di contratti di affitto non registrati, porterà a rafforzare l’alleanza dei municipi con l’agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanzia, l’agenzia del Territorio e l’Inps, con lo scopo preciso di intensificare tutte quelle forme di controllo su eventuali elusioni di beni indicativi di capacità contributiva.

Queste, in sintesi, le nuove linee guida delle Entrate sulle segnalazioni qualificate.

L’elencazione dettagliata delle segnalazioni da parte dei soggetti addetti al controllo delle suddette attività, così come pure della gestione associata delle eventuali irregolarità riscontrate, è stata delineata dal direttore dell’agenzia delle entrate nel provvedimento firmato il 27 febbraio 2012, con il quale si dà attuazione all’intesa raggiunta lo scorso 2 febbraio in sede di Conferenza unificata.

Il documento traccia il percorso che i Comuni devono seguire per inviare alla GdF e al Fisco le segnalazioni qualificate, indicando puntualmente quali sono le irregolarità segnalabili rispettivamente agli uffici dell’Agenzia oppure ai reparti della Gdf.

Tramite il portale Siatel – Punto Fisco, infatti, i Comuni potranno trasmettere tutte le segnalazioni rilevanti ai fini dell’accertamento dei tributi statali direttamente all’Amministrazione finanziaria, mentre quelle rilevanti per l’accertamento dei contributi previdenziali e assistenziali potranno essere inviate direttamente all’Inps. Con l’Istituto previdenziale deve ancora essere stipulata la convenzione tecnica che determinerà il canale di trasmissione delle suddette informazioni.

Il passo successivo di questa alleanza Comuni-Fisco è quello che vede come tappa obbligata la condivisione delle banche dati. Inoltre, grazie alla “tracciabilità” delle segnalazioni sarà possibile conoscere il destino di tutte le indicazioni, anche di quelle che non vanno a buon fine, per evitare in futuro di incorrere nello stesso errore.
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