Il Garante per la protezione dei dati personali ha reso noto di aver sanzionato Facebook con una multa di 1 milione di euro, in considerazione degli illeciti compiuti nell’ambito del caso “Cambridge Analytica”.
Si tratta della società che, attraverso l’applicazione “Thisisyourdigitallife” per test psicologici, aveva avuto accesso ai dati di 87 milioni di utenti e li aveva usati per tentare di influenzare le elezioni presidenziali americane del 2016.
L’Autority lo ha comunicato in una nota stampa del 28 giugno 2019.
L’accertamento del Garante Privacy riguarda 57 italiani che avevano scaricato l’app in questione, attraverso cui, tramite la funzione del social FB che consente di condividere i dati degli “amici”, erano stati acquisiti i dati di ulteriori 214.077 utenti italiani, senza che questi l’avessero scaricata, fossero stati informati della cessione dei loro dati e avessero espresso il proprio consenso.
Secondo l’Autorità, la comunicazione da parte di FB dei dati alla app Thisisyourdigitallife era avvenuta in modo non conforme alla normativa sulla privacy.
Dopo che a Facebook erano già state contestate, a marzo, alcune violazioni per mancata informativa, mancata acquisizione del consenso e mancato idoneo riscontro - per le quali FB si era avvalsa della possibilità di estinguere il procedimento sanzionatorio mediante pagamento in misura ridotta - il Garante ha provveduto, ora, a sanzionare le contestazioni su informativa e consenso “commesse in riferimento ad una banca dati di particolare rilevanza e dimensioni”, per le quali non è, invece, ammesso il pagamento in misura ridotta.
L’importo della multa - si legge nel comunicato - tiene conto della imponenza del database, delle condizioni economiche di Facebook e del numero di utenti mondiali e italiani della società.
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