Contro la sentenza di concordato in appello è consentito proporre ricorso per cassazione per dedurre l'estinzione per prescrizione del reato, maturata anteriormente alla pronuncia di secondo grado?
Le Sezioni Unite penali di Cassazione hanno risposto affermativamente a tale quesito, per come sollevato dalla Seconda sezione della medesima Corte, dopo aver registrato un contrasto giurisprudenziale in materia.
Un primo orientamento, infatti, ammetteva la ricorribilità della sentenza di appello, emessa ai sensi dell'art. 599-bis cod. proc. pen., per dedurre la prescrizione del reato maturata anteriormente alla detta sentenza e non oggetto di specifica rinunzia.
Un altro indirizzo, affermatosi dopo la riforma introdotta nel 2017, limitava la ricorribilità della predetta sentenza solo per motivi attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto ed alla illegalità della pena o della misura di sicurezza.
Con sentenza n. 19415 dell'8 maggio 2023, le Sezioni Unite hanno dato la propria soluzione, mettendo nero su bianco il principio di diritto ai sensi del quale:
"nei confronti della sentenza resa all'esito di concordato in appello ex art. 599-bis cod. proc. pen.è proponibile il ricorso per cassazione con cui si deduca l'omessa dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione maturata anteriormente alla pronuncia di tale sentenza".
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