Potenziamento dei Centri per l’Impiego (CpI), ripartire le risorse

Pubblicato il 07 agosto 2019

Con il Decreto (Lavoro) 28 giugno 2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 181 del 3 agosto 2019, è stato adottato il “piano straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro”. Tale piano, che ha durata triennale, costituisce l'atto di programmazione e gestione nazionale per l'attuazione del Reddito di Cittadinanza (RdC) e individua le risorse destinate allo sviluppo degli interventi e dei servizi necessari.

In particolare, il Decreto contiene i criteri - già condivisi nella Conferenza Stato-Regioni del 17 aprile 2019 - per il riparto delle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2019 (L. n. 145/2018) e dal D.L. n. 4/2019 (cd. Decretone) sul Reddito di Cittadinanza.

Potenziamento dei Centri per l’Impiego (CpI), assunzione personale a tempo indeterminato

Oltre all’impiego di oltre 2.980 navigator con contratto di co.co.co., ossia quelle figure professionali che hanno il compito di reinserire i percettori del RdC nel mondo del lavoro, la Legge di Bilancio 2019 ha previsto l’assunzione di ulteriori 4mila persone a tempo indeterminato da destinare ai CpI, ripartiti in base ai criteri già concordati tra lo Stato e le Regioni con il piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro adottato in Conferenza Unificata il 21 dicembre 2017.

In particolare:

Potenziamento dei Centri per l’Impiego (CpI), nuove infrastrutture

Lo stesso criterio appena illustrato, si applica anche per il potenziamento delle infrastrutture dei CpI, sempre contenuto nella Legge di Bilancio 2019, che ha previsto il riparto di:

Si specifica, al riguardo, che le Regioni potranno beneficiare solo del 50% delle risorse stanziate, in quanto la restante quota sarà trasferita esclusivamente dietro richiesta della Regione corredata da attestazione circa l'avvenuto utilizzo degli importi o il loro impegno giuridicamente vincolante.

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